Da non molto tempo ho trovato il progetto e i disegni originali e qualcosa non torna. Sulla carta era molto "bella casetta di campagna", nella realtà divenne "blocco di cemento dai colori spenti", non so il perché; forse dall'acquisto del progetto alla messa in opera qualche mano poco incline al romanticismo aveva cancellato i fronzoli e risolto la questione esterna in un pragmatico "qui non si fa arte si fa una casa". Erano gli anni 60, dopotutto.
La bellezza, si sa, è negli occhi di chi guarda. Concetto più prosaicamente diffuso col partenopeo "ogni scarrafone è bello a mamma soia". Ma qui la bellezza è a portata di sguardo. Se si distolgono gli occhi dai muri e dalle scale e dai prati e dalle terrazze dietro casa, tutte obiettivamente migliorabili esteticamente, gli occhi bevono una bellezza tangibile ed estatica: il lago.
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